amaneï è una casa in mezzo al mare, un palazzetto di fine Ottocento nel centro di Santa Marina, nell’isola di Salina, una delle sette perle dell’arcipelago eoliano. L’edificio era stato costruito dal mio bisnonno, Giuseppe Oliva. Nel 1918 quasi tutta La famiglia fu sterminata dall’epidemia di “spagnola” – una delle più devastanti ed enigmatiche influenze del secolo che provocò la morte di più di 20 milioni di persone – mentre mio nonno Angelo, ufficiale di cavalleria, si trovava al fronte in Macedonia. Nonno Angelo tornò, accatastò tutti i mobili, sprangò e chiuse la casa – e non vi mise più piede.